Per i turisti amanti della storia e dell’arte, una visita al Museo Archeologico dell’Antica Capua è d’obbligo. Un luogo iconico, attraverso la quale si può approfondire la storia dell’Antica Capua, in particolare dei reperti che negli ultimi anni sono stati ritrovati. Gli scavi che si sono tenuti durante il XX secolo hanno ridato luce a pagine importanti del passato del territorio, che ha subito numerose colonizzazioni nel corso dei secoli.
Il Museo si trova a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta in Campania. Al momento, l’esposizione storica del museo si è rinnovata, investendo sulle moderne tecniche di narrare la storia e di mostrare parte delle vicissitudini, optando per sale dedicate alle varie epoche.
Le sale del Museo Archeologico dell’Antica Capua
Per il momento, sono dieci le sale che si possono visitare al Museo Archeologico dell’Antica Capua. In ognuna sono presenti delle teche espositive e dei materiali suddivisi in base alle epoche: si possono trovare, dunque, esposizioni importanti dal X al I secolo a.C., fino a giungere al IX secolo d.C., quando iniziò a tutti gli effetti la decadenza della città.
Una città che, nonostante tutto, è rimasta di diritto nella storia e ha conquistato il cuore di archeologi e appassionati della materia. La particolarità del Museo è la cronologia dei reperti e delle relative sale, che vanno dall’Età del Ferro I-III secolo fino alle produzioni artigiane, i santuari e la conseguente romanizzazione, che avvenne poco dopo il periodo sannitico.
I reperti presso il Museo Archeologico dell’Antica Capua
Tra i più importanti reperti disponibili all’interno del Museo Archeologico dell’Antica Capua non si può non citare il Satiro in riposo. La statua è localizzata proprio all’ingresso ed è una copia impeccabile del Satiro in riposo di Prassitele. Una scultura imponente e al contempo importante, finemente realizzata: oltretutto, è stata di recente restaurata presso il Laboratorio del Museo Archeologico di Napoli.
Nel corso del XX secolo sono stati rinvenuti molti materiali che risalgono all’Età del Bronzo e del Ferro, tra cui alcune tombe, oltre ai corredi, come anelli e tazze. Nella sala VII non vanno assolutamente persi alcuni ritrovamenti dell’Età Arcaica e Sub-Arcaica: un momento storico di grande rilevanza, dal momento in cui iniziò la decadenza della civiltà etrusca.
Allo stesso tempo, ci sono delle sale dedicate al Periodo Sannitico e Romano: si possono osservare dei meravigliosi esempi di daghe e lance da guerra, ma anche di tombe caratteristiche dell’epoca, oltre che gioielli e monili. Infine, un salto nell’ultima sala è essenziale per comprendere i Santuari dell’Antica Capua: tra i momenti più suggestivi, la visita alla statua di Mater Matuta.
Il Museo Archeologico dell’Antica Capua è un simbolo della Campania, proprio come lo è la Reggia di Caserta: perché solo attraverso la storia, possiamo ricordare chi eravamo, chi siamo e chi saremo.
Visitare Antica Capua: profumo di storia
Perché visitare l’Antica Capua, nota anche come Capua Arcaica? I suoi itinerari sono tra i più affascinanti che si possano esplorare in Campania. Nel territorio che oggi prende il nome di Santa Maria Capua Vetere, sorgeva un tempo la meravigliosa Capua, che venne fondata dagli Etruschi nell’800 a.C. La particolarità del luogo è la storia che la contraddistinse nel corso del secoli: era considerata tra le più grandi città dell’Italia Antica ai tempi.
Per ben ventotto secoli, l’Antica Capua è stata un punto di riferimento importantissimo per il territorio della Campania: quando fu colonizzata dai Romani, fu connessa alla Via Appia. Visitare l’Antica Capua è pertanto un modo per ricongiungersi alla storia del tempo, per avvicinarsi ai segreti della zona, a una città fortezza che, nel corso delle epoche, è stata osca, etrusca, ma anche sannita a romana. Un museo a cielo aperto, dove si respira quel profumo di storia irrinunciabile.