Stai cercando informazioni sull’accessibilità del Complesso Museale del Belvedere di San Leucio? Vuoi sapere cosa non perdere e come raggiungere il Belvedere? Ti sveliamo tutto sul monumento e sul complesso museale in questo post.
Il complesso Museale del Belvedere di San Leucio
San Leucio di Caserta fu fondato dal re Ferdinando I, con l’intento di creare un centro per la produzione tessile. La struttura è opera dell’architetto Vanvitelli ed è circondata da un meraviglioso parco. Il Belvedere, situato sulla cima della collina, offre una splendida vista sul complesso. La Fabbrica Real e le Case dei Operaia sono state dichiarate Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
A differenza di altre città italiane, Caserta offre ai propri turisti la possibilità di ammirare, dall’alto, il suo splendido centro storico. Lo si può fare grazie al Belvedere realizzato nel XVIII secolo e situato in prossimità della Reggia. Da questa particolare postazione è possibile osservare l’intera città, le sue viuzze e i suoi palazzi settecenteschi, circondati dalla verde campagna. Il Belvedere è stato costruito agli inizi del Settecento per volere di Carlo III di Borbone: esso sorgeva al posto di una precedente struttura fortificata che fu distrutta durante un conflitto tra Caserta e Napoli. Il Belvedere di San Leucio di Caserta è uno dei luoghi più suggestivi della città. Da qui si gode una vista mozzafiato sulla Reggia di Caserta, sulle colline circostanti e sul golfo di Napoli.
Il complesso museale risulta accessibile nelle sue parti più rappresentative. All’utente è garantito l’accompagnamento di un addetto alle sale. Il complesso è dotato di: un servizio igienico dedicato e accessibile con l’aiuto di un accompagnatore poiché presenta all’ingresso un gradino di circa 15 cm; un parcheggio dedicato.
Il belvedere è accessibile?
Il complesso è parzialmente accessibile. La direzione museale rende disponibile, su prenotazione, la visione di un filmato con commento audio.
- APPARTAMENTO REALE. L’Appartamento Reale è accessibile.
- ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE.Il Museo dell’Archeologia Industriale presenta all’ingresso un gradino di circa 13 cm ma è accessibile con l’aiuto di un accompagnatore. Nota: L’elevatore, che consente l’accesso degli utenti su sedia a ruote alla “Sala dei Telai”, posta all’interno del Museo dell’Archeologia Industriale, è momentaneamente fuori servizio.
- MUSEO DELLA SETA. (primo nucleo) Il Museo della Seta è accessibile.
- GIARDINI DEL BELVEDERE. I Giardini del Belvedere non sono accessibili. Nota: I Giardini del Belvedere sono disposti su più terrazze, collegate l’una all’altra da rampe di scale e ripidi pendii.
- CASA DEL TESSITORE. La Casa del Tessitore non è accessibile. Nota: La Casa, alla quale si accede salendo una scala di cinque gradini, presenta un interno strutturato su due livelli, collegati da una stretta rampa di scale.
La storia del Belvedere di Caserta
Nel 1750, Ferdinando IV di Borbone acquistò la montagna di S. Leucio, per migliorare l’approvvigionamento dell’acqua fino al Palazzo Reale. Nel 1773, il re iniziò la ristrutturazione del Belvedere, antica villa del duca Andrea Matteo d’Aragona Acquaviva, facendo trasformare il salone in chiesa e la Vaccheria in laboratorio per la realizzazione di veli di seta. Una piazza centrale spicca per le strade radiali e concentriche che si affacciano. Nel 1787, il re ordinò che i filatoi per la lavorazione della seta fossero temporaneamente sistemati nel cortile del Belvedere, in attesa del completamento della fabbrica e dei Quartieri di S. Ferdinando. La fama dei broccati, dei lampassi, dei velluti delle dimore borboniche realizzate nelle fabbriche della Colonia si estese anche all’estero così come il successo del primo esperimento di produzione industriale di stampo illuministico.