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Le Chiese più Belle di Napoli

Napoli, si sa, è una città molto religiosa. Qui il culto dei santi è molto in voga, tra i giovani e i meno giovani. Per questo motivo, ci sono tante chiese nella città partenopea.

Noi abbiamo selezionato le più belle con l’aiuto degli amici di Viaggi nel Mondo, sito specifico dedicato ai vostri itinerari. Sicuramente ne mancheremo qualcuna ma metterle tutte sarebbe stato troppo.

Duomo di Napoli

Da dove si deve partire se non dalla chiesa più importante di Napoli? Si trova nell’omonima via e, addirittura, c’è una fermata metro che è chiamata proprio Duomo. È qui, inoltre, che viene celebrato il 19 settembre, quando si festeggia il patrono di Napoli.

Fu costruito intorno al 1200 da Carlo D’Angiò e la caratteristica è tutta nel fatto che all’interno si trovano diversi stili. In pochi passi, infatti, è possibile passare dal gotico al barocco, giusto per dirne una.

Tra le opere che si possono ammirare, ci sono i dipinti di Luca Giordano. L’ingresso è totalmente gratuito.

Chiesa di San Domenico Maggiore

Qui siamo in pieno centro storico ed è stato sempre Carlo D’Angiò a volerla. Ci son voluti, però, 40 anni per costruirla – tra il 1280 e il 1324 -. Lo stile è di quelli gotici anche se con il tempo ha subito più di un restauro che hanno portato un po’ di barocco all’interno della struttura.

Le opere d’arte che sono presenti nella chiesa risultano essere tantissime. Basta citare l’altare, che risale al 1600. L’ingresso è gratuito.

Chiesa del Gesù Nuovo

Siamo al centro del centro storico. Luogo nevralgico per la movida napoletana e zona off limits per le auto, è stata inaugurata sul finire del 1600, esattamente nel 1597. È una delle chiese più famose della città, e tra gli stili presenti c’è il barocco e anche in questo caso è possibile vedere qualche opera di Luca Giordano.

Si entra gratis ed è possibile vedere anche diverse reliquie.

Basilica di Santa Chiara

Sempre grazie ai D’Angiò (questa volta, però, si tratta di Roberto), Napoli si ritrova con un’altra bellissima chiesa. E, pure qui, si è passato dal gotico iniziale al barocco. Durante la Seconda Guerra Mondiale, però, fu distrutta dalle forze Alleate e ciò è stata una occasione per ripristinare lo stile gotico che c’era inizialmente.

Interni molto semplice ma ampi, c’è la tomba di Roberto D’Angiò e il sepolcro di Salvo D’Acquisto. Come per le tante chiese di Napoli, anche questa è gratuita.

Chiesa di San Martino

A differenza delle altre chiese, questa ha due importanti plus: si trova all’interno di un museo e gode di una visita straordinaria. Infatti, si trova nell’omonimo slargo: un luogo dove è possibile ammirare – di giorno e di notte – un panorama che lascia praticamente senza fiato.

Rispetto ad altre chiese napoletane, però, ha una origine abbastanza antica: infatti, sempre grazie all’onnipresente Carlo D’Angò fu costruita nel 1325. Strano il suo destino. Pur essendo molto bella, infatti, è conosciuta più per il museo che per la struttura stessa. Forse perché ha avuto, con il tempo, diverse rivisitazioni fino a stravolgere il suo stile. È passata dal gotico iniziale al barocco. Ha una navata con otto cappelle laterali e ci sono opere di importanti artisti come Massimo Stanzione.

Per visitare questa struttura è necessario pagare un biglietto di ingresso.

Chiesa di San Gregorio Armeno

Chiamata anche Chiesa di Santa Patrizia, si trova, ovviamente, come si può intuire dal nome, nel quartiere famoso per i presepi natalizi. Fu realizzata nell’ VIII secolo dalle monache di San Basilio che erano fuggite dall’Oriente portando con sé delle reliquie di San Gregorio. Quest’ultimo, tra l’altro, patriarca dell’Armenia.

Inoltre, nell’Ottocento, fu portato anche il corpo di Santa Patrizia. Il motivo? Si diceva che fosse una delle discendenti dell’imperatore Costantino. Piccola nota: anche Santa Patrizia scioglie il sangue, proprio come San Gennaro.

Lo fa ogni martedì e il 25 agosto, il giorno in cui viene celebrata. L’ingresso è totalmente gratuito e, trovandosi in pieno centro storico, è una occasione per passeggiare sulla storia e visitando una chiesa, che probabilmente, non ha tutto il successo che merita.

Postilla sugli orari: al netto della pandemia, di solito è aperta solo la mattina, salvo in casi particolari e speciali. In ogni caso, come detto, non si paga alcun biglietto.

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