Stavolta il tema sarà molto divisivo. Perché stiamo per fare una classifica molto ‘delicata’. E che fa sempre discutere. Infatti, abbiam provato a stilare le migliori pizzerie di Napoli.
Non è una classifica in base alle posizioni. Quindi, chi viene prima non è detto che sia la migliore. Ma, sicuramente, menzionano quelle che ci sono piaciute di più. Provando a non fare troppi assenti.
Antica Pizzeria da Michele
È una pizzeria molto tradizionale. Non solo perché è molto buona, il locale è di quelli rustici come un tempo, si trova a pochissimi passi dal centro storico (vicino al quartiere Forcella) e ha una particolarità che, oggi, non si trova più: non c’è un menù alternativo. O marinara o margherita. Stop.
Gino Sorbillo
Pienissimo centro storico, via dei Tribunali. È una pizzeria che o si ama o si odia. Perché è una delle più turistiche presenti e, soprattutto, Gino Sorbillo ha puntato forte sui social e sulla sua persona.
Non lesina, infatti, a dire la sua e a cimentarsi in iniziative che lo portano sulle prime pagine dei giornali o, comunque, nei vari post social.
La pizza, però, al netto degli estremismi – sia positivi che negativi – è oggettivamente buona.
Errico Porzio
Pizza un po’ più costosa rispetto agli standard napoletani ma, comunque, anch’essa è davvero molto buona.
A differenza delle prime due menzionate, ha un menù molto vario con pizze che sfiorano il costo di 10€. Ha pagato, inizialmente, il fatto di non essere al centro (la sede ‘centrale’ è al quartiere Soccavo) anche se ha aperto un locale anche al Vomero, zona residenziale di Napoli.
Oltre alle pizze, molto vari sono anche gli antipasti.
Gaetano Genovesi
È l’emblema di come, se vuoi tutto davvero al top, devi pagare qualcosa in più. Qui non paghi la pizza margherita 4€, però hai due notevoli vantaggi non indifferenti: il primo è che siamo a Posillipo, in via Alessandro Manzoni.
Una volta gustata la pizza, infatti, potrai fare una passeggiata nel quartiere più aristocratico della città. Da cui è possibile godere di un paesaggio meraviglioso.
La seconda è che sei in una zona tranquilla e la pizza supera di gran lunga tutte le aspettative.
Magari il conto potrebbe essere un po’ salato, però poi benedirai ogni centesimo speso.
50 Kalò
Una delle prime pizzeria a mostrare un menù diverso, cioè in cui anche per una ‘semplice’ margherita, ti veniva mostrato tutta l’origine dei prodotti. Sembra un fattore da poco, ma non lo è.
I punti forte di 50 Kalò sono essenzialmente due: la posizione e, appunto, gli ingredienti. Nel senso che si trova a pochi metri da Mergellina, il lungomare di Napoli. Quindi, ovviamente, dopo gustata la pizza, si può smaltire quanto mangiato camminando in uno dei lungomari più famosi al mondo.
Gli ingredienti, inoltre, sono davvero top e costituiscono un vero e proprio valore aggiunto. Si sente subito che è tutta roba di qualità fin dal primo morso. E ciò fa la differenza.
La notizia
Una delle intuizioni di Enzo Coccia, si trova in via Caravaggio a Napoli. Qui si trovano diverse specialità, tutte idee originali del pizzaiolo che ha trasformato in poco tempo il locale in uno degli appuntamenti fissi di chi vuole mangiare la pizza.
Tradizione e innovazione al punto giusto. Sembra una frase fatta. Ma, forse, mai come questa volta calza a pennello.
Del resto, i ‘Tre Spicchi’ di Gambero Rosso e il premio Best Pizzeria AVN 2014 sono lì a dimostrarlo.
La Figlia del Presidente
Questo è un nome veramente storico. Pizza a portafoglio semplicemente superba, locale che mostra ancora i segni di una tradizione che non vuole spegnersi e che ben si concilia con il luogo in cui si trova: il centro storico di Napoli.
Sapori locali che si mescolano a un impasto tradizionale e alle mani sapienti di chi non vuole cedere il passo alla tecnologia. Come ambiente, come gusto, come accoglienza è esattamente ciò che ci si aspetta dalla pizza napoletana.
Da provare anche la pizza fritta insieme agli antipasti, che sono il preludio di ciò che ti aspetterà se decidi di venire qui.
Menzione anche per i dessert: vari e anch’essi buoni.
Nulla da eccepire se ti piace gustare la pizza come negli anni passati.