Massa Lubrense è un comune in provincia di Napoli, ma ha spiagge e calette che si trovano sia sulla costa napoletana che quella di Salerno, caso unico tra i comuni della penisola sorrentina.
La Marina di Puolo, la Marina della Lobra, le Fontane, Baia delle Sirene e Cala di Mitigliano sono nel Golfo di Napoli; la Baia di Ieranto, la Marina del Cantone, Recommone e il Fiordo di Crapolla si trovano nel Golfo di Salerno.
Massa Lubrense è inoltre l’unico comune di Napoli ad aver ottenuto, ad oggi, per 14 anni consecutivi (dal 2008 al 2021) la Bandiera Blu, assegnata ogni anno dalla Fee per premiare la qualità delle acque marine, la manutenzione della fascia costiera, l’efficienza dei servizi e delle misure di sicurezza.
La Baia di Ieranto
La Baia di Jeranto, unica baia intatta della penisola sorrentina, rappresenta una delle più belle passeggiate pedonali di tutto il territorio lubrense. Il sentiero che inizia dalla piazzetta di Nerano é raggiungibile da Sant’Agata sui due Golfi in auto o in autobus in 15 minuti. Man mano che si scende all’ombra degli arbusti della macchia mediterranea (carrubo, roverella, lentisco, euforbia e olivi in terrazze) si aprono meravigliosi panorami sulla costa amalfitana, gli isolotti LI Galli, la spiaggia di Marina del Cantone ed il massiccio San Costanzo.
Una volta giunti nella tenuta terriera del F.A.I si può scegliere se proseguire verso la torre cinquecentesca di Montalto o inoltrarsi per il sentiero che conduce alla piccola spiaggia di Capitiello con vista su Punta Campanella e sui Faraglioni di Capri. Jeranto è stata una cava per l’estrazione di pietra calcarea ed è chiara la parte di montagna mancante, come sono chiare le tracce dell’insediamento industriale che ora appartiene chiaramente all’archeologia industriale.
Donata nel 1986 al F.A.I, la Baia di Jeranto rappresenta oggi il più impegnativo restauro ambientale mai realizzato. A seguito della campagna di scavi iniziata a cura della Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta nell’ambito del progetto generale di restauro, nella baia di Jeranto sono venute alla luce due fornaci circolari per la produzione della calce, i resti di un edificio, forse una villa del II secolo d.C., e frammenti ceramici.
Fiordo di Crapolla
Crapolla è un fiordo naturale dove il tempo sembra essersi fermato. Il fiordo di Crapolla, antichissimo approdo di pescatori, è raggiungibile in 45 minuti sia da S. Agata che da Torca. Man mano che si scende all’ombra della caratteristica vegetazione di castagni e ulivi si raggiunge un piccolo belvedere dal quale si possono ammirare i tre isolotti dei Galli e gli isolotti d’Isca e Vetara. Da qui inizia la passeggiata di quasi 700 gradini in pietra calcarea piuttosto agevole per la discesa ma impegnativa per la risalita.
Dopo circa 20 minuti di cammino in mezzo alle piante di mirto e lentisco si raggiunge la cappella di San Pietro, costruita sui resti di un’antica abbazia dell’XI secolo. Dalla parte opposta, invece, si staglia l’antica torre difensiva di Crapolla, fatta costruire nel periodo vicereale per fronteggiare gli assalti dei saraceni. Nei pressi della cappella si snoda un sentiero che consente di attraversare il fiordo e di raggiungere la maestosa torre dalla cui sommità è possibile ammirare un meraviglioso panorama.
Ritornando sui passi dell’antico sentiero si arriva nel caratteristico borgo marinaro dove si notano svariati resti di costruzioni romane, come le cisterne per la raccolta delle acque piovane. La storia vuole che Crapolla fosse stata abbandonata dai romani nei primi secoli dell’era cristiana; essa però tornò a rivestire un ruolo importante grazie ad una imponente abbazia descritta come un “tempio con colonne di marmo e con suolo lavorato a mosaico”. Dell’originaria Abbazia di San Pietro non resta che una cappella votiva intitolata allo stesso Santo, costruita con le stesse pietre dell’antico edificio.
Marina del Cantone
Marina del Cantone affaccia sul golfo di Salerno ed è situata tra la baia di Jeranto e Recommone. Sulla spiaggia in ciottoli di Marina del Cantone si affacciano famosi ristoranti attrezzati, stabilimenti balneari e hotels. E’ possibile prenotare gite in barca per le cale più famose o la Grotta azzurra caprese. Marina del Cantone è raggiungibile da Sant’Agata sui due Golfi in pullman (Sita) o in auto in 25 minuti con possibilità di parcheggio a pochi passi dalla spiaggia.
Con una passeggiata di circa 10 minuti è possibile raggiungere la spiaggia di Recommone attraverso un caratteristico sentiero panoramico. Lungo il tragitto si incontra una torre di guardia costiera costruita nel XV Sec. per difendersi contro le continue incursioni di pirati barbareschi che flagellavano queste ricche e fertili terre. Le coste del Cantone, rifugio delle navi dei greci e dei predoni del mare, attrazioni dei Romani, creano sulla fantasia dei naviganti greci il mito delle sirene, trasformate nei tre scogli dei Galli.
Il cantone fu luogo di insediamenti e attività di traffici dei Romani di ceto sociale elevato, come testimoniano i ruderi di una villa marittima sull’isolotto di Isca e di un’altra villa di appoggio per rifornimento alla Marina di Crapolla, nonché spezzoni di cocciopesto di pavimentazione incorporati in strutture murarie del Cantone.
Recommone
La spiaggia di Recommone affaccia sul golfo di Salerno ed è situata tra Marina del Cantone ed il Fiordo di Crapolla. Da Sant’Agata sui due Golfi è possibile raggiungere Recommone a piedi con una passeggiata impegnativa di circa due ore. Dall’abitato di Sant’Agata si imbocca, all’altezza dell’inizio di via Croce, via Pigna e poi via Crapolla. In quindici minuti si giunge ad un piccolo belvedere dal quale si possono ammirare gli isolotto dei Galli, la torre di Crapolla, gli scogli di Vetara ed Isca ed i tre pizzi che delimitano Marina del Cantone.
Nei pressi di questo belvedere si snoda il tracciato del C.A.I. (Club Alpino Italiano) che conduce alla spiaggia di Recommone. Il sentiero, marcato con fascia bianco-rossa, pur attraversando tratti impegnativi e mal tenuti, offre delle visuali molto suggestive.
Giunti quindi sul lido di ciottoli di Recommone troverete uno dei più suggestivi ristoranti della costa “La Conca del Sogno” dove potrete gustare prelibate specialità marinare provenienti dal dal freschissimo vivaio. Possiamo proseguire per altri 150 m il sentiero C.A.I che porta a Marina del Cantone. In questo breve tratto si consiglia di visitare la torre di guardia costiera di Recommone costruita intorno il XVI secolo.
Cala di Mitigliano
La Cala di Mitigliano affaccia sul Golfo di Napoli ed è situata tra Punta Baccoli e, più ad ovest, Fossa Papa. La piccola spiaggia di sassi si è formata recentemente e attualmente grazie alla sua posizione incantevole di fronte all’isola di Capri ed alle sue acque limpide e cristalline rappresenta una delle più belle insenature di tutta la costa lubrense. E possibile raggiungere la cala di Mitigliano con una piacevole passeggiata di circa 30 minuti.
Partendo da piazza S. Croce in Termini si prosegue in discesa per via Campanella fino al bivio con via Mitigliano. In poco tempo si raggiunge la chiesa di S. Maria di Mitigliano che sorge sui resti di una antica abbazia. Successivamente si imbocca un sentiero segnalato da una striscia di vernice gialla tra oliveti e piante tipiche della macchia mediterranea. Giunti sulla ciottolosa spiaggia di Mitigliano incontriamo una costruzione a forma di torre con base circolare forse utilizzata un tempo come calcara per la produzione della calce.
L’attrattiva principale della cala resta, però, la grotta di Mitigliano, che affaccia proprio sull’isola di Capri. L’anfratto, formatasi grazie ad una sorgente d’acqua dolce, costituisce una forte attrattiva per coloro che desiderano immergersi in acque cristalline. Appoggiata su un fondale di circa 15 m, con un ingresso alto 7 m, si spinge all’interno per 70 m di lunghezza e costituisce un interessante rifugio per piccole aragoste e guizzanti corvine che possono incantare, con le loro magiche danze, i loro ospiti.